Per tutto l’ ottocento e fino agli anni 50 del novecento, le casine galatinesi accoglievano chi era in villeggiatura. Le casine erano siti di campagna con più verde, più tranquilli e con l’aria più soffice, destinazione della ricca borghesia agraria che trasferiva le sue leggere occupazioni dai palazzi di città.
Il periodo della partenza era quella del 1° luglio e non una data qualsiasi perché c’era una forte devozione per i Santi Patroni di Galatina “ i S.S. Pietro e Paolo” festeggiati nei giorni 28- 29-30 giugno. Comunque i giorni di festa erano sempre giorni di affari.
Qui, a poca distanza dalla città si ritrovavano gli stessi amici e conoscenti dove trascorrevano serate in festa sotto il pergolato.
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Le vacanze continuavano fino alla fine di Ottobre. Generalmente la festa di San Martino, 11 novembre, chiudeva la lunga estate. All’epoca, le nobildonne curavano i loro interessi controllando le vendemmie negli estesi vigneti, la qualità e la quantita di tabacco da mandare in fabbrica.
Oggi c’è un forte interesse a voler ristrutturare questi antichi edifici per riproporli come attività ricettive. Grande attenzione c’e’ anche da parte di vacanzieri che sempre più spesso sono interessati a comprare “casine” per soggiorni pur brevi ma frequenti.
(Gianfranco Conese)
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