Ferrante Castriota Scanderbeg

Ferrante Castriota Scanderbeg

Periodo: (XV-XVI sec.)


Figlio di Giovanni (primo Scanderbeg duca di Galatina) e nipote dell’eroe nazionale albanese Giorgio, tenne la città ed il feudo galatinese per oltre mezzo secolo, dal 1505 al 1561. Non ebbe eredi maschi legittimi (ma una quindicina di figli naturali) e lasciò erede la figlia Erina, sposa di
un Sanseverino. Ebbe contrasti durissimi con la città e la sua Università (autorità municipale), abituate ad una convivenza diversa con i precedenti sovrani (Raimondello e Giovanni Antonio Orsini del Balzo).
Ricordato soprattutto per le liti ed i contrasti, a Ferrante non è stata adeguatamente riconosciuta la creazione di una vera e propria corte, con relativi mecenatismo e formazione di un circolo letterario non indifferente. La stessa sorella del duca, Maria, fu produttrice e anima del circolo letterario in cui transitarono, tra gli altri, i Vernaleone, i Cavazza ed altri. Tenuto conto del tempo, e senza dimenticare le angherie ed i sorprusi, va riconosciuto a Ferrante Castriota Scanderbeg un ruolo non secondario nella fioritura umanistica galatinese successiva alla prima fioritura dovuta alla scuola ed al circolo di formazione “greca” dei Tafuri, Cavoti, Marziano, ecc..

Autore: da "Galatinesi Illustri" a cura di M.F. Natolo, A. Romano, M.R. Stomeo

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