Chiesa Madre – SS. Pietro e Paolo

Sec. XVII

GALLERIA


INDIRIZZO & CONTATTO


Indirizzo

Piazza S. Pietro, 73013 Galatina (Lecce)

GPS

40.1741603, 18.169273


ORARIO DI APERTURA

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

Domenica

Maestosa, con la sua facciata di ineguagliabile bellezza e dal chiaro stile barocco fu costruita ex novo nel 1633, come testimonia l’iscrizione sul cornicione, sull’area di un precedente edificio sacro in cui si officiò in rito greco sino ai tempi del papa Sisto IV.

L’edificio fu poi completato nel 1770 con la costruzione dell’ordine superiore riparando anche ai danni che subì durante il terremoto del 1743.

Sembra molto verosimile che, in un primo tempo, la chiesa potesse essere dedicata non ai Principi degli Apostoli ma, all’Immacolata Concezione di Maria, vista la collocazione centrale della sua statua sulla facciata.

Il prospetto, in pietra leccese, presenta due ordini. Nell’ordine inferiore si trovano tre portali e due finestre riccamente decorati, ai quali lavorò Giuseppe Zimbalo, uno degli architetti che contribuì alla magnificenza che regna sulla facciata della Basilica di Santa Croce a Lecce.

Nella parte centrale si apre la porta principale delimitata da un doppio ordine di colonne che sorreggono un architrave, al centro del quale vi è la data 1633; sull’architrave due cimose barocche conducono verso la nicchia con la statua dell’Immacolata.

Alla sua destra troviamo la statua di San Pietro e alla sua sinistra quella di S. Giuseppe patriarca con Gesù bambino in braccio.

Dentro le nicchie dei portali laterali si trovano le statue di due santi mercedari, S. Pietro Nolasco fondatore dell’ordine della Mercede, una sorta di cavalieri religiosi, mentre l’altro è S. Raimondo di Portuel detto ” non-nato” in quanto fu estratto dal ventre con taglio cesareo quando la madre era già morta.

Chiudono e completano l’arredo due preziosi finestroni.

Nell’ordine superiore le due paraste delimitano lo spazio centrale, in cui sono inserite la finestra riccamente fregiata e le due nicchie contenenti due statue: San Trifone a destra e San Paolo a sinistra.

Lateralmente svettano vasi ricolmi di fiori e si adagiano le eleganti volute a raccordo del timpano che inquadra lo stemma civico.

L’interno è suddiviso in tre navate: le navate laterali, coperte con volta a crociera, terminano in due ampie cappelle, mentre quella centrale, con le capriate nascoste da una volta a botte lunettata, è chiusa da un ampio presbiterio con profondo coro.

Gli ambienti interni, quasi interamente rifatti nel 1875, presentano nella volta della navata centrale affreschi del pittore napoletano Vincenzo Paliotti, riguardanti la vita di San Pietro.

Nelle navate laterali si trovano diversi altari intitolati ai santi e corredati da una tela a tema.

Nelle cappelle ai lati dell’altare maggiore si trovano a destra la statua in marmo dell’Immacolata, dello scultore napoletano Giuseppe Sammartino, campeggiante su un altare in marmo policromo, e a sinistra quella di San Pietro, del leccese Giuseppe Cino.

Nella cappella di San Pietro si conserva un antico busto argenteo del Santo e la pietra dove, secondo la tradizione, l’apostolo sedette durante la sua sosta a Galatina, nel viaggio verso Roma.


INTERNI

TORNA INDIETRO

torna indietro


EFFETTUA UNA NUOVA RICERCA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

G Translate »